“Qualcosa di meraviglioso” di Pierre François Martin-Laval

Costretti alla fuga dal Bangladesh per i pericoli che la famiglia corre durante la crisi politica, il giovane Fahim e suo padre arrivano a Parigi dopo un lungo viaggio: per il bambino è in programma l’incontro con un grande maestro di scacchi, nella speranza che possa accoglierlo nella sua scuola e insegnargli quanto basta per valorizzare appieno il talento del giovane e portarlo a importanti trionfi. Ma senza documenti e senza conoscere la lingua le cose non saranno facili…

La richiesta di asilo politico alle autorità francesi è complicata, ancor più se intralciata in una lotta tra poveri da persone scorrette. Per fortuna l’orso burbero e spaventoso rappresentato dall’insegnante di scacchi (un Gerard Depardieu stereotipato ma efficace) apre una via al lieto fine, che – per una volta – coincide anche con buone notizie reali, essendo il film “Qualcosa di meraviglioso (Fahim)” di Pierre François Martin-Laval ispirato a una storia verissima.

Fahim” (meglio non commentare le scelte sui titoli della distribuzione italiana…) ha il vantaggio di scegliere una storia singola e mostrare allo spettatore le reazioni spontanee delle persone che la incrociano. Ci si identifica con Mathilde, la segretaria del club di scacchi (la veterana Isabelle Nanty, con cui il regista ha iniziato nel campo della recitazione), che non capisce le complesse mosse dei giocatori né la lingua parlata dai due clandestini né, ancor più, le leggi di un Paese – la Francia, ma potrebbe essere anche il nostro – in cui i diritti dell’uomo non vengono riconosciuti come dovrebbero.

Buoni sentimenti e un po’ di favola rendono il film un prodotto per famiglie e per allietare le coscienze, ma il pregio dell’operazione di Pierre François Martin-Laval è quello di non fingere di giocare un’altra partita. Le frasi che devono parlare al cuore sono chiare e senza giri di parole: “La Francia se ne sta con le mani in mano a guardare il disastro“, commentando una nazione che è “solo il Paese della dichiarazione dei diritti dell’uomo e non un luogo in cui quei diritti hanno casa“, per concludere – anche questa frase come le altre pronunciata da Nanty – con un definitivo “Voglio credere a Babbo Natale” subito prima del “miracoloso” salvataggio della famiglia bangladese prima del rimpatrio forzato.

Semplificazioni e buonismi, ma anche volti ben scelti come quelli dei giovani protagonisti (Fahim è interpretato da Assad Ahmed): si esce dalla sala col cuore gonfio e la voglia di fare del bene al prossimo. E non è poco…

LA SCHEDA

Diretto da Pierre François Martin-Laval
Nazionalità: Francia
Anno: 2019
Durata: 92′
Genere: Commedia
Cast: Timothée Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez, Jude Law, Rebecca Hall, Suki Waterhouse, Diego Luna, Liev Schreiber

Sinossi. Costretto a fuggire dal Bangladesh, dove lascia la sua famiglia, il giovane Fahim raggiunge Parigi insieme a suo padre. Fin dal loro arrivo, intraprendono un impervio percorso per riuscire a ottenere asilo politico, sotto la costante minaccia di essere espulsi dal Paese. Grazie alla sua straordinaria abilità nel giocare a scacchi, Fahim incontra Sylvain, uno dei più bravi allenatori di Francia. In un’altalena di diffidenza e attrazione, i due impareranno a conoscersi e a stringere una profonda amicizia. Ma quando inizia il Campionato Nazionale, il rischio di espulsione si fa incalzante e a Fahim resta una sola possibilità: diventare il Campione di Francia.