Estate, tempo di mostre e di voglia d’arte. A Torino in questa stagione abbiamo la possibilità di vedere almeno sei mostre diversamente legate al cinema (senza citare quelle solo tangenti, come l’esibizione sul 50esimo anniversario dell’allunaggio esposta alla Casa del Pingone).
Tra le ultime a inaugurare, la scorsa settimana, è stata “#FacceEmozioni 1500-2020: dalla Fisiognomica agli Emoji“, ospitata nella Mole Antonelliana dal Museo Nazionale del Cinema. Ma sempre in Mole, da qualche giorno in più, un piccolo ma importante spazio espositivo è dedicato al Gatto Mirò di Lastrego e Testa, dall’ideazione allo story-board allo studio delle espressioni dei personaggi.
Le sale a piano terra di Palazzo Chiablese ospitano fino al 3 novembre “I mondi di Riccardo Gualino collezionista e imprenditore“: accanto alle oltre trecento opere della collezione di Gualino, si ripercorre la sua vita e parte importante hanno gli anni del cinema con la Lux Film, la casa di produzione di Riso amaro di De Santis e di Senso di Visconti.
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GattoMirò in Mole |
Alle OGR fino a fine settembre è in corso la Biennale dell’Immagine in Movimento, mentre i party hollywoodiani ritratti da Larry Fink (insieme a molto altro) sono esposti da Camera dallo scorso 18 luglio.
Da non dimenticare, ovviamente al Museo Nazionale della Montagna la bella idea alla base di “Senza limiti, oltre i confini. Cinema sulle Alpi occidentali“, un viaggio lungo le nostre montagne attraverso i film e i documentari che li hanno raccontati nella storia del cinema.
Infine, anche se non sono vere e proprie mostre, due esposizioni di opere di videoarte: quella – inaugurata settimane fa – dell’opera di Ketty La Rocca scelta dalla videoteca della GAM, “Appendice per una supplica“; e, infine, i tre lavori di Yuri Ancarani che costituiscono la trilogia “Le radici della violenza” ospitati al Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea.