“Nel nome della terra” di Edouard Bergeon

Nella prima immagine del film “Nel nome della terra” di Edouard Bergeon, esordiente nella fiction dopo un passato nel documentario, si vede un irriconoscibile Guillaume Canet vagolare sperduto nei campi.

I “suoi” campi, capiremo presto, acquistati dal padre contadino dopo un’esperienza di lavoro negli Stati Uniti che lo ha convinto di poter dare a quelle terre un futuro imprenditoriale di successo per sé e per la sua famiglia. Anni dopo, invecchiato ma ancora alla guida della fattoria, è vittima dei suoi stessi sogni. Volersi migliorare è un delitto imperdonabile nella società capitalistica: i contadini devono lavorare tutti i giorni dal mattino alla sera (notte, spesso), senza mai potersi fermare e nonostante investimenti, aiutanti e una famiglia sempre al fianco.

Stritolato giorno dopo giorno da un meccanismo che lo vuole costretto al rilancio costante per non soccombere (nuovi lavori, nuovi ampliamenti), ma quando la situazione è così al limite basta poco – anche solo un calo di energie – per andare in tilt. Con tutto ciò che ne può conseguire.

Bel cast (Canet ma anche e soprattutto la “giovane promessa” Anthony Bajon, che ne interpreta il figlio), ambientazioni credibili e una sceneggiatura che non lascia scampo allo spettatore, coinvolto in un gorgo inarrestabile di cui siamo tutti colpevoli (“La gente non vuole spendere, questo è quel che può avere”, dice – all’incirca – Canet quando gli viene contestata l’eccessiva industrializzazione del suo allevamento).

Quasi una versione “bucolica” del cinema di Ken Loach, “Nel nome della terra” si basa sull’esperienza diretta di fine anni ’90 del regista Bergeon (non va svelata, per non rivelare troppo del plot) e su statistiche tremende ancora oggi (solo un dato: ogni giorno in Francia un contadino si toglie la vita).

Cinema civile e prezioso, visione doverosa ma mai (volutamente) gradevole: volgersi altrove è una forma di complicità.

LA SCHEDA

Diretto da Edouard Bergeon
Nazionalità: Francia
Anno: 2019
Durata: 103′
Genere: Drammatico
Cast: Guillaume Canet, Veerle Baetens, Anthony Bajon, Rufus, Samir Guesmi

Sinossi. Pierre ha 25 anni quando torna dal Wyoming per trovare Claire, la sua fidanzata e assumere la fattoria di famiglia. Venti anni dopo, la fattoria si espande, così come la famiglia. È il momento dei giorni felici, almeno all’inizio. Poi i debiti si accumulano e Pierre è esausto al lavoro. Nonostante l’amore di sua moglie e dei suoi figli, sta lentamente cadendo.