“In un futuro aprile” di Francesco Costabile e Federico Savonitto

Raccontare un Pasolini poco noto“: l’obiettivo che si sono posti i due registi Francesco Costabile e Federico Savonitto affrontando il loro documentario “In un futuro aprile” era decisamente ambizioso, essendo il poeta e regista friulano uno degli intellettuali più raccontati del nostro Paese.

Missione che pare comunque riuscita, essendosi gli autori concentrati sull’importanza per la sua crescita e formazione degli anni a Casarsa, in Friuli, sulla poesia regionale (con cui decise di esordire nella scrittura), sugli anni infantili e sui rapporti familiari (in questo, fondamentali i ricordi degli intervistati).

Attraverso un bel lavoro di ricerca negli archivi e di ricostruzione cinematografica, guidati dalla lettura dei suoi testi, gli spettatori arrivano a conoscere meglio un uomo che tutti pensano di conoscere benissimo ma di cui, forse, molte cose sono ancora celate.

Il Friuli ha protetto e portato in gestazione tutto il suo mondo poetico“, spiegano gli autori. “Per lui sono stati anni difficili e drammatici, ma anche quelli in cui ha scoperto la lingua locale, la sessualità e i corpi. Rievochiamo l’immagine interiore di quel periodo attraverso i suoi versi per scoprire un Pasolini che ci sembra fondamentale conoscere“.

LA SCHEDA

Diretto da Francesco Costabile, Federico Savonitto
Nazionalità: Italia
Anno: 2020
Durata: 75′
Genere: Documentario

Sinossi. Durante gli anni ’40 il giovane Pier Paolo Pasolini vive a Casarsa, in Friuli, nel paese di sua madre. La storia di quel periodo viene raccontata da Nico Naldini, poeta e cugino di Pasolini. La vita di Pier Paolo scorre attraverso la voce di Nico, svelando due percorsi di vita inevitabilmente connessi. Entrambi, in quegli anni, assorbono la violenza estetica ed erotica di un mondo sconosciuto, che si svela nella sua cruda realtà: un universo che influenzerà tutta la successiva opera pasoliniana.