Job Film Days, il programma di domenica 26 settembre

Si chiudono domani, 26 settembre, i Job Film Days. Il festival, giunto alla seconda edizione, si concluderà con la proiezione di Fuori tutto di Gianluca Matarrese (Italia/Francia, 2019). La serata prenderà il via alle ore 20.45 al Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema, presentata dalla madrina Manuela Grippi. Ci sarà anche Paolo Volpato, giornalista e scrittore, mentre la proiezione sarà preceduta dal live set di Fabrizio Modonese Palumbo, che con Julia Kent ha firmato la colonna sonora del film di chiusura.

Oltre al regista, presente in sala, ci saranno tanti ospiti e partner del festival. Durante la cerimonia di chiusura saranno premiati i migliori film di questa edizione.

Gli altri appuntamenti

The Grapes of Wrath (Furore) di John Ford (Stati Uniti, 1940) sarà al centro dell’evento La lunga marcia, in programma alle ore 10 al Cinema Centrale Arthouse, presentato dal padrone di casa, Gaetano Renda. Seguirà un dibattito con Matteo Pollone (Università degli Studi di Torino – Dams). L’evento è gratuito su prenotazione (all’indirizzo email: info@jobfilmdays.org).

Un altro evento speciale è atteso alle 10.30 al Piccolo Cinema, per il ciclo Domenica di mutuo soccorso cinematografico con Giovanni Cioni, regista di Non è sogno (Italia, 2019). Interverranno Annalisa Gonnella (fotografa e assistente di regia), Maurizio Panarese (co-protagonista), Marta Bettoni e Maurizio Giacobbe (laboratorio giuria detenuti PerSo – Perugia Social Festival). Moderano Gianluca e Massimiliano De Serio. Evento gratuito su prenotazione (all’indirizzo: info@jobfilmdays.org).

Il film Non è sogno sarà proiettato alle ore 18.30 nella Sala 2 del Cinema Massimo, quando sarà presente anche il regista, Giovanni Cioni. All’evento, presentato da Giuseppe Gariazzo, ci saranno gli ospiti della mattinata e Monica Cristina Gallo, Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Torino.

Alle ore 16, intanto, la Sala 2 del Cinema Massimo proietterà Sembradoras de vida di Diego e Álvaro Sarmiento (Perù, 2019), per la sezione Cinema latino-americano. Presenterà Alfredo Villavicencio Rios, docente di diritto del lavoro alla Pontificia Universidad Católica del Perú. Seguirà un incontro con César Augusto Jordán Palomino (Console Generale del Perù a Torino) e il co-regista del film, Álvaro Sarmiento.

Alla stessa ora, in Sala 3, ci sarà Semina il vento di Danilo Caputo (Italia/Francia/Grecia, 2020) per la sezione Il lavoro delle donne. Presenterà Cristina Colet (Aiace).

Torna il cinema d’impresa alle ore 18.30 in Sala 3, con L’industria e la Nouvelle Vague. In programma i corti d’autore Opération Béton di Jean-Luc Godard (Svizzera, 1958), La canzone del polistirene di Alain Resnais (Italia, 1958), L’ére industrielle – Les métamorphoses du paysages di Éric Rohmer (Francia, 1964), Il canale di Bernardo Bertolucci (Italia, 1967) e La fabbrica (Fabryka) di Krzysztof Kieslowski (Polonia, 1970).

Presenterà lo storico del cinema Sergio Toffetti, che poi guiderà un dibattito con Giaime Alonge (Università degli Studi di Torino – Dams).

Alle ore 21 in Sala 2, infine, è prevista la replica di Waterproof di Daniela König (Giordania, 2019).