Dal pre-cinema a “Pulp Fiction”, i tesori del caveau di via Nizza

C’è un grande tesoro nascosto (ma visitabile, basta intercettare le periodiche visite che il Museo Nazionale del Cinema organizza per studiosi e appassionati) in via Nizza, un tesoro per cinefili e cinefile, un patrimonio ricchissimo (non sono tutte qui, ma le meraviglie sono oltre 2.200.000 opere tra film, documenti d’archivio, fotografie, apparecchi e oggetti d’arte, manifesti, memorabilia del cinema, volumi e registrazioni sonore). E’ una collezione considerata tra le più preziose al mondo quella che il Museo custodisce nel suo caveau, gestito e organizzato da un gruppo di esperti ed esperte che trattano con amore e rispetto ogni articolo. Basta aprire un armadio, spostare una cosa e subito si apre un mondo da esplorare.

Raramente come in questo caso i numeri sembrano tutto fuorché freddi:

  • 1.550.000 fotografie
  • 540.000 manifesti e materiali pubblicitari
  • 7.600 riviste
  • 30.000 film su pellicola
  • 48.000 film su altri supporti
  • 61.500 libri
  • 16.500 documenti e fascicoli archivistici
  • 12.000 dispositivi, oggetti d’arte e stampe dell’archeologia del cinema
  • 9.500 apparecchi
  • 9.000 memorabilia del cinema
  • 4.700 dischi

Il Museo Nazionale del Cinema le conserva e in parte le utilizza per le sue mostre: dopo l’esposizione dedicata a Tim Burton, nell’Aula del Tempio troverà spazio una mostra su oggetti iconici degli quarant’anni di Hollywood. Alcuni reperti saranno prestati da collezionisti, ma altri verranno da via Nizza, come le “mitiche” pistole di “Pulp Fiction” o la testa di scimmia di “Indiana Jones”, ma non solo. Ci sono curiosità e preziosità, da prima dell’invenzione del cinema a oggi. Una galleria fotografica rende solo in parte la magia dello spazio e dell’esperienza di visita, ma è tutto quello che possiamo aggiungere a questo articolo… Eccola.

Articolo e foto di Carlo Griseri