Al Baretti riparte Portofranco, la rassegna di cinema invisibile

PORTOFRANCO, il cinema invisibile, è la rassegna dedicata a quelle pellicole d’essai, originali e preziose, che raramente vengono proposte in sala. Siamo giunti alla sua 17esima edizione! Si riparte al cineteatro Baretti il 15 ottobre per far rivivere il cinema nascosto, film caratterizzati da argomenti sociali, politici e di impegno, trascurati dai circuiti ufficiali delle grandi distribuzioni e, pertanto, invisibili.

L’apertura di quest’anno è affidata a SIRA di Apolline Traoré, un film che ancora non è passato nelle sale di Torino. La regista, qui al suo quinto lungometraggio, pone particolare attenzione alla voce delle donne e ai flagelli che affliggono il continente africano. Questo film, passato alla Berlinale nella sezione Panorama, fornisce una visione femminile e anticonformista rispetto alle solite cronache dalla regione del Sahel.
Sempre sensibili alle urgenze del nostro tempo, continuiamo la rassegna celebrando la Giornata Mondiale per l’eliminazione della povertà per sensibilizzare la cittadinanza rispetto a questo tema, oltre allo stigma della colpa, comprendendo le cause e portando all’attenzione pubblica questo tema legato ai diritti umani. Lo faremo in collaborazione con San Salvario Solidale, una rete di associazioni del territorio, che si occupano di persone in condizione di grave marginalità. Il film che abbiamo scelto è un grande classico del cinema sociale, LADYBIRD LADYBIRD, del maestro Ken Loach, che ha dedicato tutta la sua opera cinematografica alla descrizione delle condizioni di vita dei ceti meno abbienti.

Non distribuito in Italia, ma recuperato grazie alla preziosa collaborazione con Alliance Française di Torino e Institut Français, è IBRAHIM di Samir Guesmi. Selezionato dal Festival di Cannes 2020 e dal Festival di Roma dove ha vinto il Premio Camera.
Torniamo poi a proporre un evento speciale che abbiamo già sperimentato nelle scorse edizioni della rassegna con grande successo: le pillole di teatro al cinema. Raddoppiamo quindi l’emozione proponendo, questa volta per celebrare l’anniversario della caduta del muro di Berlino, due arti: quella performativa, con una breve pièce della durata di circa 20 minuti, e quella cinematografica, con la visione di un film. Per vivere nella stessa serata una doppia emozione: quella del teatro e quella del cinema. La pièce teatrale è di Monica Luccisano. A questa pièce seguirà la proiezione del film BALLON, IL VENTO DELLA LIBERTÀ di Michael Bully Herbig, pellicola del 2018, un’opera in cui la suspense unisce intrattenimento e sociopolitica.

Continuiamo poi con la commedia YANNIK: LA RIVINCITA DELLO SPETTATORE dal folle genio di Quentin Dupieux, una storia di quotidiana ribellione appassionante quanto divertente, un gioco delizioso capace di sorprendere e arrivare a profondità umane inaspettate.
La scelta dei titoli successivi ha voluto privilegiare opere più recenti, molto interessanti ma un po’ penalizzate dall’uscita in sala. QUATTRO FIGLIE di Kaouther Ben Hania: Una donna e quattro figlie, due a casa e due radicalizzate con l’ISIS e diventate come tali note alle cronache. Olfa è una donna che viene raccontata nei suoi lati chiari e oscuri, con attrici e le vere donne che si raccontano, oscillando fra la realtà e la messa in scena, sempre rimanendo però nella rievocazione di come una famiglia di oggi possa venire sconvolta da una frattura radicale così inattesa. UNA SPIEGAZIONE PER TUTTO di Gábor Reisz: ambientato nell’Ungheria di Orbán e acclamato al Festival di Venezia, racconta l’oggi con raffinata umanità e restituisce il ritratto di un Paese (e di un’Europa) spaccato in due, dove nessuno sa o vuole comunicare apertamente con l’altro.

Da questa edizione della rassegna iniziamo una nuova collaborazione, quella con l’Instituto de Cultura Latinoamericana di Torino e il Colegio de Salamanca di Torino, per la promozione dei film in lingua spagnola. In questo primo appuntamento proponiamo il film NERUDA di Pablo Larraín. Un film che trova un equilibrio perfetto tra narrazione allegorica ed esigenza di verità sugli eventi drammatici che hanno caratterizzato la storia cilena.
Unica pellicola di un regista italiano è PRINCESS di Roberto De Paolis, una perla abbastanza rara nel panorama del cinema italiano contemporaneo che questa volta ci racconta la vita ai margini delle strade, senza falsi pudori e grazie ad un’intensa protagonista.
Questa prima parte della rassegna si chiude con il film LA LIGNE – LA LINEA INVISIBILE di Ursula Meier. Il cinema della regista svizzera è ormai riconoscibile, sia nella costruzione estetica che nelle pieghe dei racconti: complesse questioni famigliari, verifiche affettive incerte, dubbi sullo statuto dell’essere madri e figlie, quindi sulla sostanza stessa del femminile.
Si confermano le presentazioni dei film di Davide Stanzione, giornalista e critico cinematografico, nella serata del martedì.

Inizio proiezione del sabato ore 18:00, apertura sala e cassa ore 17:30
Ingresso: intero € 5; ridotto € 4 (under25, over65, Aiace, Anpi)
Convenzione Cinema 10 ingressi: € 40,00.