Il “Santa Maradona Day” frutta circa 60.000 euro per l’Istituto di Candiolo

Una giornata lunga e “ricca”, di emozioni ma anche di donazioni quella di ieri, il Santa Maradona Day, realizzato per la Ricerca oncologica a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Prima alla libreria Luxembourg la vendita della sceneggiatura originale del film del regista Marco Ponti, stampata in un’edizione a tiratura limitata di soli 500 esemplari con numerosi contenuti inediti: venduta a 150 euro l’una, andata esaurita al firmacopie del pomeriggio con Ponti e Stefano Accordi, ha portato un assegno da 50.000 euro all’istituto di Candiolo.

C’è anche un gusto di gelato speciale creato da Alberto Marchetti come omaggio al film (latte, cioccolato, caramello e panna montata, servito in coppetta: lo hanno provato sia Accorsi sia Mandala Tayde e – a detta loro – è buonissimo). Ogni acquisto, contribuisce alla ricerca (così come la vendita del merchandising ufficiale).

In chiusura, ieri sera in una affollatissima (non c’era un posto vuoto dei 450 della sala Cabiria al cinema Massimo) la proiezione del film, nella copia restaurata dal Museo Nazionale del Cinema (Ponti ha chiesto al pubblico di sentirsi libero di urlare le battute più celebri durante la visione), preceduta da un’asta di beneficenza (che ha fruttato altri 9450 euro per Candiolo). Una vera festa, che ha fatto slittare l’inizio di “Santa Maradona” fin quasi alle 22: c’erano membri di Motel Connection e Subsonica, Accorsi e Tayde e tante persone che hanno lavorato al film o lo hanno amato: i 18 lotti (con magliette, locandine, foto esclusive e non solo) sono stati l’occasione per giocare (i soldi andavano in beneficenza, si spendeva con il sorriso) e per ricordare vari momenti del film, oltre ovviamente a celebrare Libero De Rienzo.

In vendita anche la maglia dell’Olanda indossata da De Rienzo nella scena allo stadio Delle Alpi: «Perché un tifoso della Juve dovrebbe indossare questa maglia e non quella bianconera? – ha svelato ieri Accorsi – Perché Libero era romanista e si rifiutava in ogni modo di mettersi l’altra. All’ultimo, per fortuna, abbiamo trovato questa soluzione: la maglia arancione di Davids, che giocava nella Juve e quindi in un certo senso poteva andare…». La maglia ieri è stata l’oggetto più ambito, contribuendo non poco al totale di quasi 60.000 euro che “Santa Maradona” ha fruttato alla ricerca.

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