![]() |
“La notte di Lorenzo” |
Ultima giornata di programmazione per Too Short to Wait – Anteprima Spazio Piemonte.
Ore 17.00 – Documentary 4 – 118′
Il gioco del mondo (22’) di Alessandro Drudi, Virginia Nardelli
Lasciato il nido familiare, Ettore segue parallelamente due percorsi che riesce a far coesistere e a sfruttare: lo studio e la strada.
Fattore gLocal: il documentario è realizzato nell’ambito de L’Aura – Scuola di cinema di Ostana.
Il mondo in una stanza (12’) di Virginia Nardelli
Dopo essere scappato dall’Egitto, Bahaa approda nella periferia milanese, dove cerca di ricostruirsi una vita, cercando gli affetti e le relazioni che si è dovuto lasciare alle spalle.
Fattore gLocal: il documentario è realizzato nell’ambito de L’Aura – Scuola di cinema di Ostana.
Joie de Vivre (15’) di Chiara Natalini
Laura ha trent’anni, fa l’insegnante precaria in una scuola cattolica e vive in un appartamento nella cerchia periferica di Parigi con Florent, suo compagno da pochi mesi. Laura è una performer burlesque.
Fattore gLocal: il documentario è realizzato nell’ambito de L’Aura – Scuola di cinema di Ostana.
La notte di Lorenzo (12’) di Claudio Flamia
Lorenzo è un agricoltore e ha una bella villetta a schiera in un paesino in provincia di Foggia, dove vive con la moglie e i figli. Una sera tornando a casa il trattore di Lorenzo si rompe ed è costretto ad accostare sul lato della provinciale, dove dovrà passare la notte.
Fattore gLocal: il documentario è realizzato nell’ambito de L’Aura – Scuola di cinema di Ostana.
La pastora (12’) di Francesca Murmura
Francesca si è trasferita da poco in campagna insieme ai suoi cani Miele e Bosko, in una piccola casa in mezzo a un uliveto, a 40 km da Roma. Solo dopo essersi stabilita, Francesca si rende conto che di fronte a lei vive un gregge di pecore, accudito da una giovane pastora.
Fattore gLocal: il documentario è realizzato nell’ambito de L’Aura – Scuola di cinema di Ostana.
Se c’è il mare meglio (14’) di Claudia Mastroroberto
Anna e Gino hanno sessant’anni, stanno insieme da quando erano ragazzi e ogni domenica cenano con le figlie ormai adulte. Vivono a Bologna, ma la loro storia comincia da più lontano e, nel corso di una di queste cene, la ripercorrono insieme alle figlie.
Fattore gLocal: il documentario è realizzato nell’ambito de L’Aura – Scuola di cinema di Ostana.
Sono ancora là (15’) di Carlo Dal Sasso
Domenico ha 69 anni e vive a Cavazzale in provincia di Vicenza. La sua vita di pensionato è unita a quella di suo figlio Carlo, da qualcosa di inafferrabile, la nostalgia per un passato in cui si è stati felici, il nido dell’infanzia, le radici.
Fattore gLocal: il documentario è realizzato nell’ambito de L’Aura – Scuola di cinema di Ostana.
Vite Vitae (16’) di Silvio Franceschet
Venezia sta morendo, la gente che viene a visitarla la usa come un prodotto, come un parco divertimenti. I veneziani ne sono i custodi e sembrano assecondare questa visione. Qualcuno però si ribella.
Fattore gLocal: il documentario è realizzato nell’ambito de L’Aura – Scuola di cinema di Ostana.
Ore 19.30 – Drama 2 – 72′
Lupo (5’) di Giuseppe Glielmi
Riuscirà la forza della giustizia a guidare all’azione un uomo in lotta contro le proprie debolezze?
Fattore gLocal: il corto è stato girato a Torino.
Birdwatching (14’) di Andrea Parena
Sulla sponda di un lago, un uomo è appostato a fotografare gli uccelli acquatici. Sull’altra riva, nascosto tra la vegetazione, un altro uomo è intento a disfarsi di un ingombrante fardello.
Fattore gLocal: il film è stato girato presso il Lago di Arignano, in provincia di Torino.
Numeri Complessi (10’) di Alberto Bechis
Una giovane madre è lacerata dai sospetti: teme che suo marito la tradisca con un’altra. Che il suo matrimonio sia una menzogna? O che sia tutto frutto di una paranoia?
Fattore gLocal: il corto è stato girato a Torino.
Ricordi nebbiosi (9’) di Marco Dante
Un viaggio al cimitero per rendere omaggio a un’amica può riservare, talvolta, una sorpresa.
Fattore gLocal: il corto è stato girato a Rosta, Torino e Rivoli.
St’orto e la bambina (8’) di Emanuele Marini
In un ex-cimitero di Torino si lavora per ridare vita a un terreno trascurato e così si compone un mosaico fatto di passato, presente e futuro, dove a fare da protagonisti sono finalmente i bambini.
Fattore gLocal: la location del corto è il Cimitero di San Pietro in Vincoli, Torino.
Tra le dita. Requited Love (15’) di Cristina Ki Casini
Se l’essenziale è invisibile agli occhi, la macchina di Felice riesce a fotografarlo.
Fattore gLocal: il film è girato a Casalborgone, in provincia di Torino.
Red Ribbon. A Love Story (11’) di Andrea Marcovicchio
Un nastro rosso lega il destino di un giovane runner del 2014 a quello di un ragazzo partigiano del 1944. In mezzo ai sentieri, strappati alla natura selvaggia, la comprensione e il perdono annulleranno le barriere del tempo.
Fattore gLocal: il film è stato girato in Val Grande e zone limitrofe, all’interno della provincia di Verbania.
Ore 21.30 – Videoclip 2 – 92′
In collaborazione con SeeYouSound – selezione per il Premio Videoclip Piemonte SYS
Be My Murderess – All About Kane (4’) di Vieri Brini
Un brano che parla d’amore, ma con un linguaggio che abiura al romanticismo e racconta un rapporto di odio/amore, nella quotidianità dei gesti, seppur in una dimensione sospesa tra realtà e fantasia.
Arteria – Almamater (4’) di Federico Conti, Stefano Crabolu
Il problema della dipendenza fuori dagli stereotipi, raccontato con immagini veicolate da parole, sensazioni, pensieri, esperienze. Dipendenza intesa anche come forma di legame o di subordinazione, dove salvezza e dannazione sono le due facce di una stessa medaglia.
Planet Love – Sergio Datta & Maurizio De Stefani ft. Andrea Demarchi – Robby Rave (4’) di Roberto Ravetto
Su un pianeta perennemente adombrato da un’eclissi di sole, si muove Eva, bellissima ragazza alla ricerca dell’amore. Sulla nostra Terra, un ragazzo riceve in regalo da un senzatetto un arcano talismano, con cui sfugge alla grigia routine per raggiungere Eva.
Popolo bue – Band Bunker Club (3’) di Lia Cecchin, Nicoletta Cannata
La lotta digitale tra l’utente, che vorrebbe vedere i propri programmi preferiti in streaming e la “gloriosa” Band Bunker Club, che si impone sul monitor sotto forma di implacabili pubblicità, pop up e video promozionali. Siamo un Popolo bue?
Mister-y Boy – Bea Zanin (4’) di Federico Agnello
Tragico, sensuale, spesso fatale. Il Mister-y Boy è l’oggetto d’amore cantato delle grandi cantanti italiane che, a partire anni Ottanta, si sono imposte come icone della musica pop. Ognuna di loro ha interpretato in modo personale il rapporto più o meno conflittuale il proprio Mister-y Boy.
So Far Away – Carnival of Sun (7’) di Carlo Reposo
Remake di un video del 1990 di Phil Collins (I Wish It Would Rain Down), in cui tutta l’azione si svolge in un teatro. Il video di Carlo Reposo mostra come La Cavallerizza, bene architettonico torinese, dimenticato per decenni dalla pubblica amministrazione, è ora a disposizione di tutti grazie a un gruppo di ragazzi che ne ha fatto un luogo dove è possibile fare teatro, musica e cultura.
Come? Scusa? – Egreen (4’) di Alessandro Pisani
Un video realizzato per sostenere la campagna di crowdfunding dell’artista Egreen, che ha recentemente battuto ogni record italiano di fund-raising sulla piattaforma Musicraiser.
Daily Eclipse – Ema Olly (4’) di Federico Pari
Presentazione di Ema Olly per introdurre il pubblico all’uscita dell’EP “Icarus”, che verrà pubblicato nei prossimi mesi attraverso etichette italiane.
Vai vai ciao – Pagliaccio (2’) di Vieri Brini
Un corridore improvvisato si tiene in equilibrio su un tapis roulant, in balia delle donne della sua vita che decidono la velocità e l’intensità del suo sforzo.
Ms. Skinny – Robby Rave (7’) di Roberto Ravetto
Una ragazza si avventura in un edificio fatiscente, al cui interno incontra una serie di personaggi emblematici rappresentanti di vari tipi di fragilità umana. Troverà il suo compagno di danze in una lucertola antropomorfa che, dapprima aggressiva, finirà per soccombere ai suoi piedi.
The Hunter of Love – Robby Rave ft. Aron (7’) di Roberto Ravetto
Un giovane cacciatore di vampire, muovendosi in un bosco a cavallo di una moto futuristica, affronta un gruppo di ragazze possedute e il loro demoniaco maestro.
Need the Green – Ruben de March (4’) di Ruben de March
Canzone tratta dalla colonna sonora di Contro, lungometraggio indipendente che tratta tematiche di spionaggio e controspionaggio in maniera goliardica.
Seminole – iFasti (4’) di Manuele Di Siro
Seminole è il nome di una popolazione indiana, “popolo in movimento” (tale è il significato di “seminole” in creek), che si integrarono ad altre tribù e gruppi di schiavi neri fuggitivi, senza mai cedere alle promesse del governo statunitense. ”Sostienici, rincuoraci, cerchiamo solamente il giusto e il blu”.
Tortuga – Pablo e il Mare (8’) di Fabrizio Vacca
Un pescatore si prepara per la sua giornata di pesca, ma non sarà una giornata come le altre. Una bella turista straniera porterà scompiglio nella sua vita.
Sotto il cielo dell’Ilva – Una (6’) di Francesco Lorusso
Due giovani decidono di fuggire da Taranto perché stanchi di vivere in una città in cui si è costretti a scegliere tra il lavoro e la salute, a causa dell’ingombrante presenza dell’Ilva.
Voglio stare con te – Vanna Isaia (4’) di Roberto Ravetto
Due bambini camminano mano nella mano in un viale alberato. Passano gli anni e l’amicizia si trasforma in un sentimento diverso.
Nuove strade – Victorzeta e i Fiori Blu (4’) di Elena de Candia
Spot/video a sostegno delle adozioni nei canili, per sensibilizzare la lotta all’abbandono di animali domestici.
TranSapparenze – Stefano Risso (5’) di Stefano Risso
Il video gioca sul concetto di riflesso e su come un’immagine specchiata conduca a un’identità nuova, un’apparenza che lascia trasparire una sostanza: ciò che potrebbe essere, ma non è ancora e che, forse, non diventerà mai.
Si Ck – Sylvia (4’) di Rebecca Salvatori
Il video, secondo Rolling Stones Italia, è “un rituale di trasformazione che coinvolge l’acqua, il fumo e la danza”. Un lancio perfetto per l’album di debutto di Sylvia, artista italiana dai gusti eclettici e dal curriculum internazionale.
Oh Bummer! – Viva Lion (3’) di Davide Pavanello
Il video, citando i falsi suicidi in Harold & Maude, allude alla cinematografia classica per raccontare le sfumature smorzate di una coppia ordinaria, un’ironia in accordo con l’espressione inglese “bummer”, ovvero “mannaggia”! Perfetta cornice per il brano di Viva Lion.