Annunciati i titoli della prima parte della stagione 2016/2017 di Portofranco al cineteatro Baretti. Come sempre grande selezione, tra titoli ripescati e inediti da non perdere.
“Con PORTOFRANCO – dichiara Cristina Voghera, direttore artistico dell’area cinema dell’Associazione Baretti – prosegue l’impegno del Cineteatro Baretti nel contrastare le regole del mercato cinematografico che impongono limiti molto ristretti alla distribuzione e che, di fatto, impediscono al pubblico di scegliere, di incontrare differenti stili narrativi, di sperimentare e di sperimentarsi nella visione del cinema sul grande schermo. Attraverso la nostra rassegna cerchiamo di favorire una crescita culturale e civile della comunità, in particolare contro ogni forma di ignoranza, di intolleranza, di violenza, di ingiustizia, di discriminazione, di razzismo, di emarginazione. Un impegno molto apprezzato dal pubblico: nell’ultima edizione abbiamo, infatti, registrato una media di 107 spettatori per ogni film (la capienza della nostra sala è 112 posti). Il rapporto col pubblico che incontriamo alle proiezioni è la nostra linfa vitale perché ci permette un confronto immediato e una discussione sulle tematiche trattate, utili per tracciare la rotta delle proposte future”.
In questo primo ciclo di PORTOFRANCO – prodotto culturale consolidato della proposta culturale dell’Associazione Baretti – tra le proiezioni in calendario, rideremo in compagnia dei tre arzilli ottantenni, protagonisti del film di apertura “Cinque tequila” di Jack Zagha Kababie (11 ottobre | replica 15 ottobre), un esilarante road movie tutto messicano, dove i tre caballeros âgé si trovano alle prese con rocambolesche avventure tra i ranch di centro America per esaudire l’ultimo desiderio di uno di loro e ridare, così, smalto e brio alle loro vite; proseguiremo con “Siamo giovani. Siano forti” del giovane regista tedesco di origine afghana Burhan Qurbani (18 ottobre | replica 22 ottobre), in collaborazione con il Goethe-Institut di Torino, il racconto delle 24 ore che portarono alla notte del 24 agosto 1992 a Rostock, quella che passò alla storia come “La notte del fuoco” quando un gruppo di giovani neo-nazisti, con il sostegno di migliaia di cittadini assediò e diede alle fiamme un edificio nel quale risiedeva una piccola comunità di richiedenti asilo vietnamiti. Il film affronta la vicenda storica da tre prospettive: quella dello stato, quella degli aggressori e quella degli aggrediti, rappresentati rispettivamente da Martin, Stefan e Lien; con “Quelques heures de printemps” di Stéphane Brizé (8 novembre | replica 12 novembre), in collaborazione con Alliance française di Torino, assisteremo ad un family drama con il protagonista Alain, un eccezionale Vincent Lindon, che cerca di districarsi nelle trame del complesso rapporto con la madre malata per vedere se sono finalmente capaci di avvicinarsi e fare un passo l’uno verso l’altra; di forte passione e umanità è ricco “Any Day Now” di Travis Fine (15 novembre | replica 19 novembre) la pellicola made in Usa che ci accompagna nello struggente rapporto tra due padri gay e un figlio acquisito con sindrome di Down nella vita quotidiana e nelle difficoltà per ottenere l’affidamento famigliare, con una gentilezza di sguardo che crea un’immediata empatia con il pubblico; tristemente attuale è la storia di “Tangerines” di Zaza Urushadze (13 dicembre | replica 17 dicembre) in cui Ivo e Marcus, due estoni stanziali reduci dal conflitto del 1991 tra la Georgia e la Repubblica separatista di Adcasia, si trovano a soccorrere e condividere la loro quotidianità con due miliziani feriti dello schieramento opposto. Un racconto che supera i confini della guerra e parla di solidarietà e speranza.
Martedì 11 ottobre, ore 21 – Sabato 15 ottobre, ore 18
CINQUE TEQUILA
Regia di Jack Zagha Kababie
[Messico • 2016 • 93′]
E se la vita cominciasse a ottant’anni? Tre arzilli ottantenni, Emiliano, Augustin e Benito, uniti dalla passione per il gioco a domino, si vedono costretti ad intraprendere un movimentato viaggio per esaudire l’ultimo desiderio di Pedro, loro compagno di gioco. Per mantenere la promessa dovranno portare al museo della cittadina messicana di Guanajuato un vecchio tovagliolo di carta con la prima versione di una celeberrima canzone scritta dal famoso José Alfredo Jiménez, il miglior compositoremessicano di musica ranchera di tutti i tempi. “El Rey” come era noto, l’aveva dedicata proprio a lui: Pedro. Dopo un’ultima sigaretta e un giro di tequila, il gruppo di vecchi amici sigillerà questa promessa. Nonostante l’età e i rimproveri delle rispettive famiglie, i tre simpatici vecchietti vivranno una serie di avventurose peripezie a tratti surreali che ridaranno smalto e brio alla loro vita.
Martedì 18 ottobre, ore 21 – Sabato 22 ottobre, ore 18
SIAMO GIOVANI. SIAMO FORTI (Wir sind jung. Wir sind stark)
Regia di Burhan Qurbani
[Germania • 2014 • 123′]
Versione originale in tedesco con sottotitoli.
In collaborazione con il Goethe-Institut di Torino.
I violenti scontri xenofobi avvenuti a Rostock nel 1992 sono raccontati attraverso la prospettiva di tre personaggi tra loro molto diversi. Nella “notte del fuoco” 3000 neonazisti incendiarono un centro di accoglienza che ospitava 150 rifugiati vietnamiti. Lien è una donna vietnamita trasferitasi in Germania, che alla fine della giornata si ritroverà a lottare per la sua vita e a chiedersi se la nuova patria potrà mai essere casa sua. Stefan, invece, con i suoi amici fa parte del gruppo di agitatori, giovani arrabbiati che di giorno si preparano per gli scontri notturni con polizia e stranieri. Il padre di Stefan, Martin, è un ambizioso uomo politico locale, bloccato da un dilemma: avanzare di carriera o seguire i propri ideali e assumersi le responsabilità anche dei gesti del figlio.
Il film al Baretti sarà sottotitolato in italiano.
Martedì 25 ottobre, ore 21 – Sabato 29 ottobre, ore 18
L’UNIVERSALE
Regia di Federico Micali
[Italia • 2015 • 87′]
La cultura, la musica, la politica, i film, le speranze e i movimenti in Italia a cavallo degli anni 70 attraverso le vite e gli occhi di Alice, Marcello e Tommaso, figlio del proiezionista de L’Universale, storico cinema di Firenze. Le poltroncine, la maschera, la cabina di proiezione, il bar e le mura di questo luogo vivono da spettatori gli sketch di un pubblico irriverente e spesso sopra le righe, alla ricerca della propria identità e coscienza. Una commedia per raccontare le avventure, i sogni e le illusioni dei tre protagonisti e il cinema Universale, specchio di una società italiana in continua evoluzione. Quel cinema è la storia di tante sale che hanno contribuito alla formazione di intere generazioni.
Martedì 8 novembre, ore 21 – Sabato 12 novembre, ore 18
QUELQUES HEURES DE PRINTEMPS
Regia di Stéphane Brizé
[Francia • 2012 • 108′]
Versione originale in francese con sottotitoli.
In collaborazione con Alliance française di Torino.
Alain, 48 anni, ha provato a dare una svolta alla sua vita tentando di far passar dal confine francese oltre 50 chili di cannabis. La polizia, però, lo ha beccato e portato in carcere. Condannato a 18 mesi, ha l’opportunità di scontare la pena agli arresti domiciliari e, senza altra possibilità di scelta, torna a vivere in casa della vecchia madre, con la quale deve imparare a convivere prima di scoprire che è gravemente ammalata di cancro in fase terminale. Negli ultimi mesi di vita della donna, saranno finalmente capaci di fare un passo l’uno verso l’altra?
Il film al Baretti sarà sottotitolato in italiano.
Martedì 15 novembre, ore 21 – Sabato 19 novembre, ore 18
ANY DAY NOW
Regia di Travis Fine
[USA • 2012 • 91′]
Sul finire degli anni Settanta, un adolescente affetto dalla sindrome di Down è stato abbandonato al suo destino. Lo ritrovano, però, Rudy e Paul, due omosessuali che decidono di prendere il ragazzo con loro e trasformarlo nel figlio che non potranno mai avere. Quando le autorità vengono a conoscenza di ciò, Rudy e Paul si ritrovano a combattere contro un sistema giudiziario iniquo per ottenere l’affidamento di quello che per loro è ormai un componente indispensabile della loro famiglia. Basato su un fatto realmente accaduto, Any Day Now è un film carico di passione e umanità che creano un’empatia immediata con il pubblico.
Il film al Baretti sarà in versione doppiata.
Martedì 22 novembre, ore 21 – Sabato 26 novembre, ore 18
THE SEARCH
Regia di Michel Hazanavicius
[Francia • 2014 • 149′]
Il film è ambientato durante la seconda guerra cecena, nel 1999, e racconta di quattro destini che la guerra porterà a incrociarsi. Dopo l’assassinio dei genitori, un ragazzino scappa dal suo villaggio e si unisce al fiume di profughi dove incontra Carole, responsabile di una missione dell’Unione Europea. Grazie al lei tornerà piano piano alla vita. Nello stesso tempo, Raissa, sua sorella maggiore, lo sta cercando senza sosta tra i profughi. Da un’altra parte, Kolia, giovane russo di 20 anni viene arruolato nell’esercito. Piano piano la guerra diventerà il suo pane quotidiano.
Martedì 29 novembre, ore 21 – Sabato 3 dicembre, ore 18
CORN ISLAND
Regia di George Ovashvili
[Georgia • 2014 • 100′]
Film in lingua originale con sottotitoli
Sul fiume che segna il confine naturale e contrastato tra l’Abkhazia e la Georgia, isole itineranti si formano e si disfano a seconda delle stagioni e dei capricci degli elementi. Avventurosamente, un vecchio contadino e sua nipote si installano su questa terra di nessuno, per coltivarvi il necessario per sopravvivere all’inverno, ma i pericoli sono molteplici. Quando non sono i conflitti armati, è la natura che minaccia di riacquistare i propri diritti scatenando il fiume, e l’arrivo di un militare ferito e ricercato turba il delicato equilibrio della coppia.
Martedì 6 dicembre, ore 21 – Sabato 10 dicembre, ore 18
VIAGGIO DA PAURA
Regia di Ali F. Mostafa
[Emirati Arabi Uniti, Giordania, Libano • 2016 • 108′]
Omar, Ramy e Jay, dopo anni di allontanamento a seguito della morte di Hadi, decidono di finalmente intraprendere il viaggio che avrebbero dovuto fare a suo tempo, da Abu Dhabì a Beirut, per visitare la tomba dell’amico. Omar è un personal trainer è quasi neo-papà, Jay è un playboy aspirante DJ, e Ramy un blogger attivista politico con 737 followers su Twitter! I tre devono partire di nascosto, chi dalla moglie prossima al parto, chi dalla madre ansiosa e oppressiva, chi da un padre-padrone. I tre guideranno da Abu Dhabi a Beirut attraversando l’Arabia Saudita, la Giordania e la Siria. Sequestrati da un gruppo di ribelli, rischieranno la vita e cominceranno a riconsiderare la loro visione del mondo. Tra avventure rocambolesche, esilaranti e rischiose giungeranno infine a Beirut più forti e più uniti di prima.
Martedì 13 dicembre, ore 21 – Sabato 17 dicembre, ore 18
TANGERINES
Regia di Zaza Urushadze
[Estonia, Germania • 2013 • 87′]
Film in lingua originale con sottotitoli
Al culmine del conflitto del 1991 tra la Georgia e la Repubblica separatista di Abcasia, una piccola enclave di estoni stanziali è quasi deserta, tranne che per Ivo e Margus, che hanno scelto di rimanere, malgrado gli scontri vicini. Un giorno, la guerra giunge sul loro uscio di casa, lasciandovi due miliziani feriti, appartenenti ad opposti schieramenti. Ivo decide di portarli dentro e mentre si prende cura di loro, scopre quanto siano profonde le cicatrici della guerra. Sarà possibile una pace?
Martedì 20 dicembre, ore 21 – evento unico, senza replica del sabato
IL NOSTRO ULTIMO
Regia di Ludovico Di Martino
[Italia • 2016 • 90′]
Poetico ed intenso road movie nel quale si racconta di due giovani fratelli, Fabrizio e Guglielmo, che sorpresi dall’improvvisa perdita della madre, decidono di esaudire il suo ultimo desiderio espresso prima di morire: fare un’ultima vacanza insieme. Partono così alla volta della Sicilia con la bara della madre legata al portapacchi di una vecchia utilitaria, per quello che sarà un folle viaggio che li porterà a confrontarsi con la propria precarietà esistenziale e a riscoprire una memoria perduta ormai da tempo. Tra vecchi e nuovi incontri, scopriranno il marciume del loro rapporto e, attraverso l’accettazione della morte della madre, riusciranno a viversi il viaggio come una vera e propria ultima vacanza di famiglia. La morte della madre si rivelerà dunque forse l’ultima possibilità di risanare il loro rapporto e le loro vite.