Ragionando sui numeri del Torino Film Festival 40

Ancora? Sì, ancora TFF40 e ancora i numeri del festival da analizzare, almeno un po’.

I DATI UFFICIALI DEL TORINO FILM FESTIVAL 40

I quotidiani torinesi il giorno dopo aver ricevuto i numeri linkati qui sopra si sono divisi: generale soddisfazione (spiegando che si è sulla “buona strada”), critiche da parte de La Stampa Torino (numeri “che non decollano”). Come è possibile?

Il problema – e qui in Agenda proviamo a convincere il Museo Nazionale del Cinema a cambiare questo andazzo – è che ogni anno le tipologie nei numeri che vengono annunciati sono differenti. Si riempie di cifre il comunicato, aggiungendo dati che l’anno prima non c’erano (o erano conteggiati diversamente), o riportando i dati dell’anno prima paragonando solo quelli che sono migliorati… come alle elezioni, insomma.

RIEPILOGO DATI ANNUNCIATI DAL 2010 A OGGI

Al link qui sopra ho provato a riepilogare (mi si incrociavano un po’ gli occhi alla fine…) i dati che ho a disposizione, dal 2010 in poi. Come facile vedere, esistono solo due dati che tornano tutti gli anni con la stessa denominazione, “Presenze” e “Incasso”.

Ragioniamo su questi: nel 2013 e 2014 le presenze erano sopra i 90.000, quasi sempre comunque tra i 60 e 70.000 fino al 2019 (ultima edizione diretta da Emanuela Martini, in costante calo nei suoi ultimi quattro anni). Poi è arrivato il Covid-19, e nel 2021 con la paura ancora alta e le mascherine obbligatorie si era fermi a 32.900. Nel 2022 il totale è 49.622, un bel salto rispetto a 12 mesi fa ma ancora lontani dal passato.

E allora perché abbiamo tutti/e pensato che il TFF40 fosse un successone da tutto esaurito, se le presenze non sono così alte? Perché le sale erano meno e più piccole del passato. E’ stato aggiunto il dato dei posti a sedere disponibili, che sono molti meno del passato: se porto 100 persone in una sala da 100 sembrerò bravissimo, in una sala da 400 il mio evento sembrerà un flop.

Inoltre, come potete leggere, per la PRIMA VOLTA è apparsa la divisione tra paganti e gratuiti: 12.000 ingressi gratis (in cui si contano masterclass, anticipate stampa, altre proiezioni ed eventi), quindi i biglietti pagati rimangono 37.622, per alcuni commentatori drammaticamente simili al dato deludente del 2021…

L’effetto “piccole sale piene+molti eventi gratuiti=successo percepito” qui in Agenda non lo condanniamo: portare la gente nei cinema è sempre più difficile, anche senza farle pagare, e riportare l’entusiasmo nel pubblico del festival non era affatto semplice, dopo gli ultimi tre anni. Quindi, noi approviamo.

Detto ciò, non stupisce leggere nell’unica altra colonna “piena”, quella degli incassi, che quest’anno con meno spettatori e tanta gratuità il totale è nettamente più basso dei dati pre-pandemia. Ma il problema di incassi alti o meno è significativo solo in parte, ne risente il bilancio del festival che è studiato con molti altri elementi, non è qui il luogo in cui analizzarlo (e non saremmo neanche in grado).

Quindi, il nostro parere è: dati incoraggianti, positivi ma non troppo però molto significativi. Festival che ha ridato entusiasmo e questo è fantastico. Bene così, insomma.

Che il 2023 possa essere ancora migliore, e magari con dati comunicati in modo DAVVERO paragonabile, senza impazzire…

(Piccola legenda: nel grafico trovate dei dati in corsivo: sono quelli che non sono stati dati al termine dell’edizione, ma solo l’anno dopo per paragonarli. Quando invece trovate due numeri, diversi, uno dei quali in corsivo, è perché l’anno dopo sono stati dati numeri differenti… ma non indaghiamo troppo)

Articolo di Carlo Griseri