“Mi chiedo quando ti mancherò” di Francesco Fei

Articolo di Carlo Griseri

La giusta compagnia, una spalla su cui appoggiarsi quando serve, la voce che sa dirci le parole adatte in ogni situazione, uno sguardo da incrociare nei momenti più delicati: nell’adolescenza di ciascuno non ritrovarsi da soli nei passaggi più delicati è fondamentale, e quando non si ha la fortuna di fare “quell’incontro”, forse la soluzione giusta è inventarselo.

Questa, perlomeno, è in “Mi Chiedo Quando Ti Mancherò” la scelta di Anita – interpretata da una allora esordiente Beatrice Grannò – diciassettenne dal passato difficile, con problemi di varia natura ad accettarsi e farsi accettare. Tranne che dalla sua amica (immaginaria, ma in certi casi non importa), che di carattere è esuberante e un po’ scorretta, di fisico è prorompente e non passa in alcun senso inosservata. Certo, se solo esistesse davvero…

La scelta di Francesco Fei, autore e regista, è quella di puntare lo sguardo dritto su Anita, favorito dall’evidente talento di Grannò, che nel giro di poco tempo (“Mi Chiedo Quando Ti Mancherò” è stato girato nel 2018) ha saputo imporsi sulla scena cinematografica e televisiva nazionale. Una scelta vincente, grazie a un copione semplice guidato da un’idea efficace.

Poco importa se non tutto il resto del cast tiene il passo, e se qualche momento risulta un po’ confuso: questo insolito road movie di formazione è una storia che convince. Fei – come già in “Onde” e nel recente documentario “La regina di Casetta” – si conferma molto adatto a raccontare storie di giovani ragazze pronte a diventare donne.

Il film è tratto da “I wonder when you’ll miss me”, il secondo libro di Amanda Davis, scrittrice statunitense prematuramente scomparsa.

LA SCHEDA

Diretto da Francesco Fei
Nazionalità: Italia
Anno: 2019
Durata: 80′
Genere: Drammatico
Con Beatrice Grannò, Claudia Marsicano, Dragan Misviski, Marusa Majer, Federica Fracassi

Sinossi. Amanda ha diciassette anni e un passato difficile. Per affrontare il mondo ha creato un’amica immaginaria, esuberante e politicamente scorretta, che la guida nella più difficile delle sfide – crescere e impadronirsi della propria vita. La sua è una storia di coraggio e determinazione, avventurosa e romantica, feroce eppure buffa. Il film è tratto da “I wonder when you’ll miss me”, il secondo libro di Amanda Davis, scrittrice americana prematuramente scomparsa. Un road movie attraverso confini fisici e mentali, in fuga dal passato e in cerca di un futuro ancora possibile.

(precedentemente pubblicato su Cinemaitaliano.info)